Ortì nel mio cuore

Piange il cuore calabrese
trapiantato nel Friulano
quando torna al suo paese.
Camminando piano piano
tra il rumore dei motori
senza attrarre l’attenzione,
è affamato dei colori
della nostra tradizione;
dei profumi, delle voci,
dei sapienti suoni antichi,
delle gioie e delle croci,
di salsedine e di fichi.
La fragranza deliziosa
di un bouquet di bergamotto
cinge il volto della sposa
che si specchia nel salotto;
una lacrima sul viso
della mamma, dolce e amara,
poi si muta in un sorriso:
sono giunti da Bagnara
i dolcetti deliziosi
della nostra tradizione,
un augurio per gli sposi:
gioia, lacrime e torrone!
Sono immagini, pensieri,
che mi vengono così,
quando sto tra i forestieri
e ripenso alla mia Ortì.
Al mio popolo accogliente,
la miseria, la passione,
al calore della gente,
e alla sua rassegnazione.
A una terra fortunata
per il cielo, il sole, il mare,
a una terra calpestata
da chi non sa governare,
da chi l’anima ha venduto
per una poltrona, un seggio,
e tradisce il suo vissuto,
speculando su Ortì e Reggio.
Aspromonte, terra mia,
quanto è bello stare insieme,
sei per me la nostalgia,
la radice antica, il seme.
La partenza si avvicina,
conto i giorni ormai, le ore,
vado a nord, Terra reggina,
ma ti porterò nel cuore.
Tema:
Nostalgia
Versi:
rima alternata
(ABAB, CDCD)
Una poesia in rima di Rocco Furfari, rielaborata da Lessicoitaliano.
Nel 2020 il sig. Rocco Furfari ci ha inviato dei versi che spaziavano su diversi temi: l’etica, il coraggio, il futuro, chiedendoci di arricchirne il contenuto con ulteriori idee, perfezionando poi la metrica e le rime.
Si tratta, quindi, di un lavoro frutto di una collaborazione tra l’associazione Lessicoitaliano e l’autore, che pubblichiamo per sua gentile concessione.